Iniziative

Convegno Jak Italia | Como

IL PROGETTO JAK ITALIA
Diamoci credito.
Connettere le persone per liberare le imprese

Giovedì 28 novembre, alle ore 19:00 presso la Sala Bianca del Teatro Sociale in Via Bellini 1 a Como.

Siamo contenti di ospitare questa sera gli amici di Jak Bank.
E’ un racconto, quello di Jak, che ha incrociato quello del coordinamento per caso un anno fa circa, e che da allora ci ha interessato sempre di più, fino a decidere di organizzare questa presentazione.

banca etica di tipo cooperativo, che presenta una modalità di credito cooperativo estremamente moderna e co-costruita, nei contenuti e nelle modalità organizzative

Il progetto Jak presenta una serie di caratteristiche in linea con gli obiettivi e i fondamenti del coord:
– è un modello di rete sociale con obiettivo economico, o di rete economica con obiettivo sociale (e questa sorta di proprietà PALINDROMA è uno degli aspetti più interessanti di Jak)
– è nato dal “basso”, dall’incontro di persone, ha avuto uno sviluppo virale, puntando su internet e sui social
– crede nei valori della condivisione democratica e assieme della responsabilità personale (no all’assistenzialismo, e alle garanzie dovute… reddito minimo?) – bensi responsabilità condivisa

Il modello Jak è oggi volutamente anche una provocazione per un Paese bloccato, e uno stimolo per il nostro sistema bancario, rispetto al quale non si pone in concorrenza, ma come utile complemento. E’, soprattutto, un segnale positivo di volontà e concretezza.
Vi lascio alla narrazione dei protagonisti

Obiettivo del convegno è presentare un modello economico efficace e partecipato, utilizzato in Svezia da oltre 40 anni, e fonte d’ispirazione per progetti di finanza partecipata e costruita dal basso in tutto il mondo.
Si parlerà della banca svedese – libera da interessi – JAK Medlemsbank con la partecipazione di Johannes Kretschmer membro del direttivo dell’istituto, con un socio-imprenditore della stessa banca e con l’economista Prof. Luigino Bruni, docente presso LUMSA di Roma.

Infine, sarà presentato il progetto per la costituzione della Banca Popolare JAK Italia da parte del Comitato Promotore Banca Popolare JAK Italia. Il progetto italiano è stato avviato spontaneamente da un gruppo di cittadini nel 2008. La community e la rete di contatti è costituita da collaborazioni con enti e persone che promuovono incontri sul territorio, da contatti sui social network che contano oggi 2.300 persone e dagli iscritti alla newsletter mensile che conta oggi 2.600 lettori.

Una modalità di credito cooperativo estremamente moderna e co-costruita, nei contenuti e nelle modalità organizzative, che il Coordinamento dei Gruppi Giovani di Como ha ritenuto importante presentare al territorio, in quanto vicina all’ottica di rete sociale che il Coordinamento stesso promuove.

La JAK Medlemsbank è una banca etica di tipo cooperativo, con sede a Skövde, Svezia.

JAK è l’acronimo di Jord Arbete Kapital, in svedese Terra Lavoro Capitale, ad intendere rispettivamente: le risorse della natura, la risorsa data dal lavoro umano, le infrastrutture create dall’uomo che permettono di potenziarne l’efficienza; visti come i tre principi chiave dell’economia reale.
Il fine ultimo di JAK è l’abolizione dell’interesse speculativo e la creazione di una società interest-free, dove cioè l’interesse è sostituito da un sistema di pagamento del servizio del prestito, con lo scopo di creare uno strumento finanziario vantaggioso per i propri soci, sostenibile per l’ambiente e al servizio delle economie locali.
Il meccanismo del prestito si basa sui “punti di risparmio”, punti che si maturano nei periodi di risparmio e si consumano nei periodi in cui si accede al prestito. L’idea di base utilizzata per rendere sostenibile il sistema è che i punti di risparmio guadagnati devono eguagliare i punti di risparmio spesi. Per realizzare questo equilibrio, se all’accensione del mutuo i punti di risparmio consumati sono maggiori di quelli accumulati, si deve continuare a risparmiare durante il periodo di restituzione del prestito, così da continuare ad accumulare punti di risparmio. All’estinzione del mutuo, cioè quando i punti di risparmio presi in prestito eguagliano quelli guadagnati, si può riprelevare la somma totale dei risparmi “obbligatori” versati, che nel frattempo sono stati prestati ad altri soci.

a cura di Giorgio Simonetti

JAK ha a che vedere con la libertà, nasce nel 1965 come un movimento di emancipazione economica.
Secondo la filosofia JAK l’interesse agirebbe come una sorta di strumento di redistribuzione monetaria, che funziona all’incontrario: una sorta di tassazione della povertà che trasferisce ricchezza dai poveri ai ricchi. La realtà sembra dare ragione a questa chiave di lettura, basti pensare alla crisi del debito dei paesi africani, sempre più strangolati dalla morsa dell’usura imposta da Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale.

Lo spirito di cooperazione e mutualità che traspira dalla cultura JAK mi ha sorpreso molto anche per l’idea di sostenibilità che sottende, che è di per sé prevenzione contro qualunque forma di parassitismo: ogni socio si guadagna un diritto al prestito poiché è lui stesso a prestare agli altri il proprio denaro. Questo concetto democratico tipicamente nordico è a mio avviso molto educativo, a prevenzione di comportamenti parassiti e patologicamente assistenziali (le due facce della stessa medaglia), e garanzia di sostenibilità sul lungo periodo.
Jak
La Provincia 23 novembre